Gruppo Santa Famiglia di Nazareth
28 gennaio 2022
Mt 13,24
1. Invocazione allo Spirito Santo
Vieni, Santo Spirito di Dio
Come vento soffia sulla Chiesa
Vieni come fuoco
Ardi in noi
E con te saremo
Veri testimoni di Gesù
Sei vento, spazza il cielo
Dalle nubi del timore
Sei fuoco, sciogli il gelo
E accendi il nostro ardore
Spirito creatore
Scendi su di noi
Tu bruci tutti i semi
Di morte e di peccato
Tu scuoti le certezze
Che ingannano la vita
Fonte di sapienza
Scendi su di noi
Tu sei coraggio e forza
Nelle lotte della vita
Tu sei l'amore vero
Sostegno nella prova
Spirito d'amore
Scendi su di noi!
Tu fonte di unità
Rinnova la tua Chiesa
Illumina le menti
Dai pace al nostro mondo
O Consolatore
Scendi su di noi
Preghiera dell’Adsumus: Siamo qui davanti a te.
Recitata all’inizio di ogni Sessione del Concilio Vaticano II
Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo:
sentiamo il peso delle nostre debolezze,
ma siamo tutti riuniti nel tuo nome;
vieni a noi, assistici, scendi nei nostri cuori:
insegnaci tu ciò che dobbiamo fare,
mostraci tu il cammino da seguire,
compi tu stesso quanto da noi richiedi.
Sii tu solo a suggerire e guidare le nostre decisioni,
perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo,
hai un nome santo e glorioso.
Non permettere che sia lesa da noi la giustizia,
tu che ami l’ordine e la pace;
non ci faccia sviare l’ignoranza,
non ci renda parziali l’umana simpatia,
non ci influenzino cariche o persone.
Tienici stretti a te col dono della tua grazia,
perché siamo una sola cosa in te
e in nulla ci discostiamo dalla verità.
Fa’ che riuniti nel tuo santo nome,
sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme
così da far tutto in armonia con te,
nell’attesa che, per il fedele compimento del dovere,
ci siano dati in futuro i premi eterni. Amen.
2. Lectio
Canto
Come la pioggia e la neve
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra;
Così ogni mia parola
non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto
ciò per cui l'avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.
Mt 13,24-30
24Un'altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28 Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
3. Meditatio
Fratel Marcello ci propone una sua meditazione sul brano appena letto.
4. Contemplatio
È il momento della riflessione. Ogni coppia si trova un angolo per riflettere insieme sul brando del vangelo e sulla meditazione. Una domanda per aiutare la riflessione:
Che rapporto c’è tra questa parabola e l’esperienza di vita della mia famiglia? E della Parrocchia?
In un secondo momento si ricompone il cerchio e si condividono le riflessioni.
5. Oratio
La nostra riflessione si fa preghiera: liberamente chi vuole condivide la sua preghiera con i fratelli.
Preghiamo insieme
Signore Gesù,
Tu ci parli di semina e di mietitura
e ci dici che c’è bisogno di tempo
e di paziente attesa.
Signore Gesù,
Tu ci fai capire che il tempo
che sta tra la semina e la mietitura,
è il tempo dell'ascoltarti,
è il tempo della crescita
e della maturazione,
è il tempo dell’attesa.
È il tempo in cui possiamo cercare
di essere buon seme,
che porta frutti buoni.
Signore Gesù,
il primo campo in cui troviamo
buon grano ma anche zizzania, siamo noi.
Spesso la zizzania viene seminata
da mani esterne ma in noi trova terreno fertile.
In noi abbiamo
un insieme di forze contrastanti:
il seme buono del nostro amore
che si confronta continuamente
con la zizzania e la cattiveria
che avvertiamo in noi
Aiutaci, Signore,
a operare le scelte migliori,
quelle che ci fanno diventare buon seme.
Fa’ che la nostra presenza ed il nostro agire
crei sempre unione e non divisione,
amicizia e non inimicizia.
Insomma, Signore
Aiutaci ad essere il buon seme dell’amore
e non la zizzania dell’odio.
Amen.