Nella costruzione quotidiana della relazione sponsale
Due storie che si incontrano
Marta e Maria accolgono Gesù
Primo incontro gruppo Santa famiglia di Nazareth 22 ottobre 2021
Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città, invano veglia la sentinella.
lnvano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare,
voi che mangiate un pane di fatica:
al suo prediletto egli lo darà nel sonno.
Ecco, eredità del Signore sono i figli,
e’ sua ricompensa il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un guerriero sono i figli avuti in giovinezza.
Beato l'uomo che ne ha piena la faretra:
non dovrà vergognarsi quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici.
Gloria...
Mentre erano in cammino, entro’ in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di name Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesu’, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesu le rispose: «Marta, Marta, tu tipreoccu pi e ti agiti per molte cose, ma una sola e’ la cosa dicui c'e’ bisogno. Maria si e’ scelta la parte migliore, che non lesarà tolta».
Parola del Signore.
Lode a te o Cristo.
In tutti noi, sia presi singolarmente che come coppia, c'e’ un po' di Marta e un po' di Maria. Anche papa Francesco ce lo ricorda:
Non e’ sano amare il silenzio ed evitare l'incontro con l'altro, desiderare il riposo e respingere l'attivita’, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto puo essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all'azione, e ci santifichiamo nell'esercizio responsabile e generoso della nostra missione.
Marta e’ quella parte di noi che si preoccupa del benessere del Signore e ci spinge a donare tempo, energie, a lavorare e a farsi carico delle necessita’ di altri, pronti anche a mettere da parte i propri piaceri e desideri. Rischia di perdere di vista colui che desidera intensamente ascoltare. Lei, che fa tante cose per Gesu, in realta’ non si preoccupa dell'unica cosa a cui lui importa davvero: che lei si accorga della sua presenza.
Maria, invece, rappresenta quella parte di noi che sa fermarsi, mettersi ai piedi del Signore e guardare negli occhi chi ha davanti. Mette a fuoco l'essenziale, da cui poi tutto acquista nuovo valore, perche’ sa innanzitutto ascoltare. Guardare a Gesu toglie l'inquietudine eccessiva verso gli impegni e le cose da fare, perche’ aiuta a mettere ordine tra le occupazioni del mondo e a mettere al centro Dio. Le preoccupazioni quotidiane non vengono annullate dalla fede, ma possono essere deposte in Dio, confidando in lui, per essere vissute senza che ci schiaccino. Ecco la novita’!
Anche noi, nel quotidiano, possiamo scoprire la bellezza di gustare con intensita’ il tempo che trascorriamo insieme come coppia:come famiglia, anche se a volte e’ poco. Possiamo viverlo non come un tempo per "fare" necessariamente qualcosa ma per godere semplicemente, nell'incontro, la presenza dell'altro/a, per assaporare la bellezza di stare insieme.
Aiutaci, Signore, a vivere il nostro quotidiano con le mani generose e pronte di Marta
e con le orecchie capaci di ascolto vero
e il cuore pieno di amore di Maria.
Liberaci dall'ansia delle cose da fare.
Donaci il tuo Spirito che ci illumini
nel mettere ordine tra le nostre priorita’
e ci faccia sedere, ci faccia inginocchiare ai tuoi piedi
per restituire il senso vero dei gesti
e delle scelte che compiamo.
Facci gustare le gioia dell'incontro con te e con gli altri
e aiutaci a riconoscere la santita delle piccole cose.
Amen.