RIFLESSIONE SULLA PASTORALE FAMILIARE
NELLA NOSTRA COMUNITÀ ECCLESIALE
Pur con tutte le difficoltà che fino ad ora abbiamo incontrato, mi sembra che gli incontri in preparazione al matrimonio siano avviati abbastanza bene e, quando avremo finito il lavoro sui programmi, iniziato nello scorso anno pastorale, avremo certamente raggiunto il livello notevole.
Nell’immediato si tratterà di impegnarci per definire i programmi, ma l’impresa è decisamente abbordabile.
Discorso un pochino più articolato riguarda tutto il resto. Si può dire che sono di “competenza” della pastorale familiare anche queste attività:
1. la preparazione la Battesimo dei genitori e dei padrini che chiedono il battesimo per i figli;
2. l’accompagnamento delle giovani coppie ai primi anni di matrimonio [gruppo S. Famiglia di Nazareth];
3. la scuola per i genitori.
Per quanto riguarda il punto n. 1 dovremo discuterne un po’ di più perché la Diocesi ha proposto un cambiamento radicale nella strutturazione degli incontri in preparazione al Battesimo. Sarà necessario dedicare un incontro solo a questo argomento, prendendo in esame tutto il materiale che ha preparato la Diocesi.
Per quanto riguarda e punti n. 1 e n. 2 sarebbe bene rivedere un po’ tutto. Nell’agenda parrocchiale sono state già indicate le date degli incontri del gruppo S. Famiglia di Nazareth e della Scuola per genitori. Una proposta sarebbe quella di convogliare tutto insieme: costituire un gruppo “S. Famiglia di Nazareth” al quale invitiamo le nuove coppie di sposi ma anche quelle con più anni di matrimonio. Il gruppo dovrebbe avere pianta stabile e riunirsi all’inizio quindicinalmente cercando, un po’ alla volta di arrivare ad incontri settimanali per la durata di tutto l’anno pastorale.
Le attività consisterebbero in riunioni settimanali che affrontino problematiche di relazione di coppia, problematiche di educazione dei figli, problematiche familiari, argomenti culturali, momenti di preghiera ed esperienze di ritiro spirituale o di adorazione eucaristica, uscite [un paio l’anno], attività varie di animazione e di relazione ma anche ricreative e ludiche, campo estivo di fine anno pastorale.
È certamente un’impresa molto impegnativa ma sarebbe una risposta seria della nostra Comunità Ecclesiale alle esigenze delle famiglie. Programmare cinque o sei incontri lascia decisamente il tempo che trova. In questo gruppo potrebbero essere accolte coppie in crisi ed anche coppie che vivono in situazioni irregolari e che la Chiesa ci chiede di accogliere. Per quanto riguarda le coppie in crisi è stata molto interessante la testimonianza a Sacrofano dei giovani sposati, separati e poi di nuovo uniti: per loro è stato fondamentale la presenza di una coppia che li ha “adottati” e sono diventati genitori spirituali.
Per quanto riguarda gli incontri settimanali si potrebbero benissimo invitare di volta in volta “collaboratori esterni” che ci dianno una mano a gestire gli incontri [altre coppie nel giro della pastorale familiare diocesana, don Carlino, P. Gianluca che potrebbe occuparsi della scuola dei genitori e tanti altri “esterni”].
Tenendo poi quanto è emerso dall’ultima riunione del Consiglio Pastorale che ci sprona ad “andare noi” in mezzo alla gente ad annunziare il Vangelo, piuttosto che aspettare che gli altri vengano da noi, si potrebbe pensare di fare degli incontri “itineranti”, ogni volta nella casa di qualcuno.
Come ci divideremo il lavoro? Ognuno di noi può scegliere quale impegno prendere. Ritengo invece importante che tutti si sentano coinvolti negli incontri di preparazione al matrimonio. Sono sempre più convinto che ci dobbiamo essere tutti cercando però di evitare, anche fisicamente [vedi posti a sedere!], qualunque forma di separazione tra noi e i fidanzati che, invece, fin dal primo momento debbono sentirsi accolti con calore in una grande famiglia.
L’equipe parrocchiale di pastorale familiare
È il motore di tutto quanto sopra. Deve essere un gruppo affiatato, un gruppo di amici che condividono lo stesso ideale. Un gruppo aperto, pronto ad accogliere eventuali coppie che si sono messe particolarmente in evidenza del gruppo S. Famiglia di Nazareth.
Abbiamo assolutamente bisogno di:
più preghiera
più formazione
più relazione
altri “più” li potrete mettere voi nel prossimo incontro durante il quale dovremo anche discutere sui modi ed i tempi di realizzazione dei nostri “più”.
Da ultimo propongo per sabato 23 e domenica 24 febbraio [seconda di quaresima] una uscita dell’equipe.
Un carissimo saluto a tutti.
don Angelo