Domenica 4 Aprile 2004
Per riflettere insieme. . .
Domenica scorsa, 4 aprile, si è tenuta nel nostro Oratorio una rappresentazione "teatrale" della Parabola del buon Samaritano, rivisitata e reinterpretata in chiave del tutto moderna dai ragazzi del Giial e Giia2.
Lo spettacolo comprendeva un'alternanza di scene recitate e canzoni (con le stesse tematiche) e gli attori si succedevano sul palco uscendo professionalmente dal loro camerino privato (il container!) in tutta velocità.
Ad aprire le danze è stato don Angelo, che ha riletto la parabola in cui Gesù racconta la storia di un povero uomo derubato, malmenato e ridotto in fin di vita, che viene aiutato, nel momento di massimo bisogno,da quello che era considerato un rifiuto dalla società del tempo, un povero samaritano. Poi finalmente è stato il momento dei ragazzi...
Diego interpretava un giovane extracomunitario che, offertosi per aiutare due scettiche vecchiette, interpretate da Giulia e Cristina, a portare le loro pesanti borse, viene picchiato e derubato da due giovani razzisti, Danilo e Claudio, che lo lasciano tramortito al suolo. Le anziane signore scappano e evitano di aiutarlo nascondendosi dietro a futili scuse; fanno lo stesso tutti gli altri personaggi: marito e moglie, Gabriele e Francesca, devono correre ad una cena di beneficenza e non possono quindi soffermarsi per "una simile banalità", due medici che stanno facendo footing, Moreno e Gigi: sono troppo presi dai loro impegni e dai loro discorsi per potersi ricordare di chiamare un'ambulanza per il malcapitato; un povero ubriacone, Stefano, è talmente distrutto dalla sua esperienza personale e così consumato dall'odio verso tutto e tutti, che non riesce nemmeno a comprendere la gravità della situazione. E' la volta poi di tre giovani militanti, Giorgio, Fabrizio e Lisa, che tentano di cambiare il mondo aderendo ciecamente al loro partito, e che non possono quindi interrompere i loro impegni per "salvare una sola persona". Entra infine in scena la prostituta, interpretata da Alessia.
La prostituta è lo scarto della società ma è l'unica che riesce a capire quello che è realmente successo al ragazzo e che, provando compassione per lui, cerca immediatamente di aiutarlo.
Nonostante la scarsità di mezzi, credo che la collaborazione dei ragazzi Giia (Giovani Insieme In Amicizia) sia riuscita a dar vita a qualcosa di magico, e in particolar modo sia riuscita a diffondere un messaggio di carità e di amore in un mondo che ne ha sempre più bisogno.
La rappresentazione è avvenuta in concomitanza con la XIX Giornata Mondiale della Gioventù, evento fortemente sentito e vissuto dai giovani della nostra parrocchia.
Tutti i ragazzi della nostra parrocchia infatti hanno intenzione di partecipare alla XX Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà nel 2005 a Colonia, in Germania, dopo aver già partecipato alle Gmg di Parigi (1997), Roma (2000) e Toronto (2002).
Non resta quindi che ringraziare Gigi Guzzo, regista dello spettacolo, e questi ragazzi, che hanno aperto i nostri cuori e ci hanno fatto riflettere sul contributo che possiamo dare giorno dopo giorno nel tentativo di cambiare in meglio il nostro mondo.
In bocca al lupo e arrivederci a Colonia!