PERIODO: 26 luglio – 1 agosto 2004
LUOGO: Terminillo – Hotel da Mosè
AMBIENTAZIONE: “Beati voi…”
PARTECIPANTI: Francesco Merlini, Simone Sonetti, Emanuela Cretoni, Fabio Biazzetti, Francesco Langella, Matteo Bastioni.
ANIMATORI: Sr Ivanir Silvestro, don Angelo Pennazza, Adriana Moreira
RELAZIONE:
Lunedì 26 luglio è la volta degli animatori. Parte un piccolo gruppo formato da Simone Zonetti, Stefania Traballoni, Francesco Langella, Loredana Coluzzi, Emanuela Cretoni, suor Ivanir, Adriana, novizia delle Suore Oblate e don Angelo. Questa volta la nostra destinazione è il monte Terminillo in Provincia di Rieti, accolti da Getulio Vespertini titolare della pensione “da Mosè”, che ci ospiterà in questi giorni. Siamo un po’ tristi per essere in pochi, mancano infatti per vari motivi molti altri animatori, ma questo fatto ci induce alla speranza: pensiamo infatti di essere un pizzico di lievito che farà lievitare la massa tanto da trasformarla in buon pane fragrante. Siamo così partiti a bordo del nostro “Ducato” con la voglia di vivere insieme un’esperienza dedicata tutta a noi animatori della parrocchia. Il luogo è veramente incantevole, le montagne che formano il gruppo del Terminillo sono stupende e l’ambiente che ci ospita molto accogliente e soprattutto fresco, molto lontano dal caldo asfissiante di Pavona.
Le nostre giornate sono cadenzate da due momenti fondamentali: una parte spirituale caratterizzata da una preghiera più assidua ed approfondita, ripartita nella preghiera del mattino, della sera e della notte e poi dalla riflessione sulla Parola di Dio, caratterizzata quest’anno dalla lectio divina sul vangelo delle Beatitudini. La parte riservata alla formazione pedagogica dell’animatore ci impegna nella lettura di alcuni capitoli del Piccolo Principe ed alla realizzazione di particolari dinamiche ed attività da proporre poi ai nostri ragazzi durante le riunioni settimanali.
Ogni giorno, dopo la colazione si esce per una escursione sulle montagne del Terminillo seguendo ogni volta un sentiero diverso e percorrendo sempre luoghi veramente incantevoli. Durante la camminata ci si ferma per affrontare o la riflessione sulle Beatitudini al mattino o sul Piccolo Principe al pomeriggio.
Il ritmo delle meditazioni sulla beatitudine dei poveri di spirito, dei miti, dei misericordiosi, degli operatori di pace… è cadenzato dalle camminate su queste montagne veramente belle e l’ascolto della Parola di Dio a queste altezze ed immersi in questi paesaggi colpisce veramente in profondità.
Anche con gli animatori abbiamo vissuto l’esperienza della “lunga”, giovedì 29 luglio. Abbiamo percorso un lunghissimo sentiero, il numero 403 per la precisione, che, attraversando paesaggi da mozzafiato, ci ha portato, dopo oltre tre ore di cammino, e percorrendo anche alcuni tratti un po’ impegnativi, sulla cima più alta del Terminillo, a quota 2.216. La faticata è stata veramente grande ma, quando siamo arrivati alla cima, la gioia veramente incontenibile! Alle pendici del monte Terminillo abbiamo meditato su: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”. Ci siamo detti che la beatitudine dei perseguitati per causa della giustizia riguarda tutti i cristiani: non c’è nessuno infatti, che possa essere veramente cristiano ed evitare di soffrire in questo mondo. Ma si è beati non semplicemente perché si soffre, bensì perché si accetta di soffrire per rimanere fedeli al Signore. Certamente ci sentiamo ancora ben lontani dall’adesione incondizionata a questo messaggio: pensiamo di essere in cammino e questo ci è di grande speranza. Il cristiano è colui che ha fame e sete di giustizia perché sa che la Giustizia, quella vera, non quella degli uomini, è Dio incarnato in Cristo; il cristiano lotta per la giustizia ma pur di non commettere ingiustizia preferisce subirla lui per primo.
Sabato 31 luglio è stata una giornata molto intensa sul piano spirituale: al mattino abbiamo approfondito la beatitudine “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” ed abbiamo visto come, per entrare in intimità con il Signore è necessaria questa intima purezza del cuore: il popolo di Israele aveva coscienza di essere impuro, ma cercava di purificarsi con atti esteriori, con riti, abluzioni, sacrifici; il Signore invece voleva il rinnovamento del cuore, voleva una profonda e radicale conversione. Spesso il Signore ci chiama alla purezza di cuore attraverso sofferenze purificatrici che hanno lo scopo di separarci dal male per farci aderire al bene.
Nel pomeriggio poi abbiamo avuto la liturgia penitenziale con la celebrazione del sacramento della Penitenza. Liturgia celebrata all’interno di un incantevole bosco di faggi che rendeva ancora più intima e sublime la celebrazione. Abbiamo concluso la giornata con una veglia dopocena: abbiamo meditato sul camminare, sul nostro cammino di animatori, chiamati dal Signore ad annunziarlo ai bambini ed ai giovani che lui stesso ci ha affidato.
Domenica abbiamo concluso veramente in bellezza: abbiamo voluto celebrare anche la Santa Messa su in montagna. Siamo partiti con l’essenziale: la Bibbia, un po’ di pane ed un po’ di vino. Ci siamo seduti in cerchio davanti alle coste frastagliate e rocciose del Terminillo e ci siamo immersi nella preghiera all’ascolto della Parola di Dio e nutrendoci Corpo e Sangue del Signore Gesù. È stata una esperienza veramente unica: ci siamo immersi nella natura contemplando il mistero di Dio che si mostra anche nella bellezza del creato. Abbiamo poi consumato l’ultimo pranzo da Getulio, il solerte gestore della pensione che ci accoglieva e subito dopo pranzo abbiamo preso la via del ritorno: pronti a portare nel nostro ambiente pavonense la nostra testimonianza di animatori, di persone cioè che, da cristiane vogliono impegnarsi per il bene comune.