Te Deum 2006

Te Deum laudamus
Come ormai è tradizione, la sera del 31 dicembre, rendiamo grazie al Signore per i benefici ricevuti durante l’anno che si conclude. Prima della solenne benedizione eucaristica il parroco legge una relazione sulla vita della Parrochia durante l’anno. Eccone il testo.


"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore" (Lc 1,46)

Con queste parole di Maria vogliamo esprimere al Signore la nostra gratitudine per i tanti benefici ricevuti.
Vogliamo metterci davanti al Signore per ringraziarlo: in ogni tempo, in ogni stagione della vita dell'uomo e della nostra vita personale, dobbiamo rendere grazie al Signore e benedire il suo Santo Nome.
Il nostro ringraziamento sgorga spontaneo perché sappiamo che è nostro dovere ringraziare il Signore per tutti i benefici ricevuti anche per quelli che ci hanno portato sofferenza e croce.
Eccoci quindi raccolti per il nostro solenne Te Deum per lodare e ringraziare il Signore presentandogli tutte le realtà della nostra Parrocchia. Esaminiamole ora una per una in questa

RELAZIONE SULLA VITA DELLA PARROCCHIA NEL 2006

1. IL NUOVO COMPLESSO PARROCCHIALE
È d’obbligo iniziare questa relazione di fine anno parlando proprio del nuovo complesso parrocchiale. Siamo nella fase finale che ci porterà, speriamo, all’inizio dei lavori entro la prossima primavera. Agli inizi del mese di novembre è stata consegnata all’ufficio per l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, la pratica con il progetto ed il calcolo dei costi. A fine novembre ci sono stati richiesti ulteriori chiarimenti che già sono stati forniti. Ci è stata promessa una risposta definitiva entro la fine di questo 2006 o all’inizio del nuovo anno. Prevediamo che nella risposta ci verranno richiesti degli adattamenti ed avremo circa un mese di tempo per recepire tutte le osservazioni della Conferenza Episcopale Italiana. Soltanto alla fine di questa fase potremo avere il finanziamento per la costruzione. Probabilmente a primavera i lavori per la costruzione avranno inizio. Ben più impegnativa è l’impresa del reperimento di fondi da parte della parrocchia. Tutto il complesso parrocchiale verrà a costare circa tre milioni di euro finanziati a fondo perduto per circa il 75% dalla Conferenza Episcopale Italiana. Un piccolo contributo ci verrà dalla Diocesi di Albano ed il rimanente dovrà essere reperito dalla parrocchia. Facendo un calcolo generale si pensa che la parrocchia dovrà reperire circa ottocento mila euro. Sembra una cifra astronomica, ma dovremo farcela. Durante il corso del 2006, solo per la nuova chiesa, e quindi senza nulla togliere alla normale amministrazione della parrocchia, abbiamo raccolto circa ventimila euro. Cifra molto significativa se consideriamo il consueto andamento della raccolta delle offerte, ma assolutamente insignificante se viene messa a confronto degli ottocento mila euro che noi dovremo trovare. Come faremo allora? Si venderà la casa canonica, si chiederà un mutuo bancario e, se necessario si venderà anche la vecchia chiesa. Molti mi chiedono di conservare la nostra piccola e carissima chiesa, ma se non raggiungeremo la somma necessaria, saremo costretti a questo sacrificio. Potremo mantenerci la vecchia chiesa solo se aumenteranno le offerte dei singoli fedeli. Se siamo arrivati soltanto a ventimila euro è perché non tutti, direi la maggioranza, dei cristiani della nostra Comunità Ecclesiale, hanno fatto seriamente il proprio dovere.
La nostra vecchia chiesa fu costruita con l’impegno di tutti gli abitanti di Pavona: alcuni si impegnarono con il lavoro delle proprie braccia, altri mettendo a disposizione i propri mezzi e macchinari, altri fornendo il materiale per la costruzione, altri ancora con generose elargizioni in danaro e così possiamo dire che questa nostra, amata, piccola chiesa è stata costruita da tutta la Comunità Pavonense. È necessario oggi, a distanza di oltre quarant’anni, uno sforzo nuovo. La piccola Comunità di quaranta anni fa è stata in grado di costruire questa piccola chiesa, adesso quella comunità si è enormemente ingrandita ed è certamente in grado di costruirsi una chiesa più adatta alle proprie esigenze. Spero che ogni singolo pavonense senta il dovere di partecipare, secondo le sue possibilità, a questa grande impresa.
Un grazie sentito a tutte le persone e famiglie che hanno voluto iniziare ad offrire il loro contributo o che si sono impegnate a versare offerte periodiche.
Un grazie altrettanto grande a tutti coloro che con le loro iniziative hanno reperito fondi per la nuova chiesa: la lotteria, la vendita dei calendari, le signore che hanno realizzato lavori a punto croce e quanti si sentono in qualunque modo impegnati in questa grande impresa che è la costruzione del nuovo complesso parrocchiale.

2. CATECHESI PER I BAMBINI ED I RAGAZZI
Sono 119 bambini iscritti al catechismo di cui 51 al primo anno e 68 al secondo. I bambini sono guidati da un gruppo di 18 catechisti e da 6 giovani che aiutano durante l’attività della catechesi e che si stanno preparando a diventare catechisti essi stessi. Abbiamo dato nuovo impulso alla formazione permanente dei catechisti, coadiuvati efficacemente da Suor Anna delle Suore Oblate di Albano. Molti bambini che l'anno scorso hanno ricevuto la Prima Comunione, hanno poi continuato la loro vita all'interno della Parrocchia nel gruppo dei Castorini. Questo è un fatto che ci riempie di gioia perché è una conferma del buon lavoro che stiamo svolgendo. Inizia nel mese di gennaio un corso di catechesi per la Cresima dei ragazzi di quattordici anni, con i quali faremo un percorso differenziato che li porterà a ricevere il Sacramento nel 2008.
Diventa sempre più preoccupante l’aspetto logistico: abbiamo a disposizione soltanto due container dei terremotati ed in pratica possiamo contare soltanto su queste due strutture per tutta l’attività pastorale e catechetica. Uno dei due container si sta gravemente degradando e forse a breve non potremo contare nemmeno su questo.

3. PASTORALE DEI BAMBINI E DEI GIOVANI
È il settore nel quale abbiamo fino ad ora impegnato la gran parte delle energie della parrocchia e dopo tanti anni di lavoro e di sperimentazione siamo in grado di offrire un percorso organico suddiviso in tre grandi periodi:

3.a. ORATORIO “ARCOBALENO” – bambini dai 6 ai 10 anni
Ad ottobre abbiamo iniziato le attività dell’Oratorio con rinnovato slancio e vigore. L'animazione dei bambini e dei giovani dell'Oratorio è affidata ai nostri Animatori e ad alcuni ragazzi del Giia/3; alcuni ragazzi del Giia/2 svolgono il servizio di aiuto animatori. Quest’anno c’è stato un notevole salto di qualità nell’animazione dei bambini: l’Oratorio, un po’ alla volta si sta trasformando: da luogo di parcheggio e di semplice gioco, comincia a diventare agenzia educativa, dove i bambini ed i ragazzi trovano un ambiente sereno e costruttivo.
In questo 2006, abbiamo cercato di curare di più la formazione degli animatori perché potessero essere sempre di più e meglio in grado di assolvere agli impegni assunti.
La gestione dell'Oratorio è affidata ad un gruppo di adulti che si occupano del mantenimento della struttura e del reperimento dei fondi per mandare avanti l'Oratorio stesso e coordinano tutte le attività che svolgono negli spazi dell'Oratorio. Si tratta di coppie di coniugi che si sono consacrate all'Oratorio e che in pratica gli dedicano tutto il tempo libero che rimane loro dai doveri familiari e dal lavoro. Anche con questo gruppo è importante il discorso della formazione: molto spesso ci accorgiamo che non basta soltanto la buona volontà nell'impegno, ma è necessaria anche una certa competenza che ci aiuti a risolvere i problemi che continuamente incontriamo nel nostro cammino. È necessario soprattutto imparare a camminare insieme, esperienza tanto più difficile da realizzare quando si è in tanti ed ognuno è convinto che la sua opinione sia la migliore.
Anche nel 2006 le attività dell'Oratorio si sono concluse con il campo estivo, realizzato questa volta a Norcia, in provincia di Perugia. Il campo estivo è il momento di massimo impegno e il più qualificante dell'attività educativa.
Anche quest'anno abbiamo realizzato un campo estivo per gli adulti impegnati nell'oratorio: ad agosto siamo andati a Giano nell’Umbria. Si è trattato di una esperienza molto forte, che ha fatto bene a tutti i partecipanti e senz'altro siamo intenzionati a ripeterla proponendola anche ad altri adulti e ad altre coppie che desiderano condividere questa esperienza.

3.b. CASTORINI – bambini dai 10 ai 13 anni
Anche il gruppo dei Castorini è ben avviato e consolidato. Nel 2006 abbiamo realizzato il secondo campo estivo dei Castorini e con loro siamo andati a Norcia. Abbiamo terminato la fase di sperimentazione dei racconti e collaudato il percorso triennale che distingue Castorini in Junior del primo anno, Major del secondo e Senior del terzo.
Il gruppo dei Castorini è costituito da bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione e che non possono continuare il catechismo per la Cresima essendo stata innalzata a sedici anni l'età per ricevere questo Sacramento. Gli adolescenti trovano nel gruppo dei Castorini la possibilità di continuare la propria vita all'interno della Comunità Ecclesiale. Con un gruppo di animatori è stato elaborato un progetto educativo formato da un ambiente fantastico che risponde alle esigenze pedagogiche dei bambini di questa età.
Il percorso è articolato in tappe caratterizzate da racconti mensili, generalmente narrati durante una uscita di una intera giornata. I racconti narrano la storia di una comunità di castori, storia che dura tre anni. Alla fine di questo cammino i ragazzi entreranno nei gruppi Giia e lì riceveranno una adeguata preparazione per la Cresima.
Ora che i gruppi dei Castorini sono "a regime", possiamo dire che, nella nostra Parrocchia, siamo in grado di offrire un percorso continuativo ed organico dai sei anni in poi.

3.c. GIIA [Giovani Insieme In Amicizia] – ragazzi dai 13 ai 19 anni
Dopo l’esperienza dei Castorini i ragazzi sono riuniti nei gruppi Giia. All’interno dei gruppi Giia viene fatta una solida proposta di vita cristiana attraverso la scoperta della fede come dono primario che Dio fa all’uomo oltre naturalmente a proposte educative che propongono i ragazzi di operare scelte mature e serie per la loro vita. I gruppi dei giovani si radunano ogni settimana per gli incontri formativi ed in genere si realizza una uscita al mese che prevede anche il pernottamento. Alla fine dell’anno, nel periodo estivo, ogni gruppo svolge il suo campo scuola durante il quale le proposte presentate durante l’anno, diventano stile di vita.

3.d. ANIMATORI – dopo i 19 anni
Tutto questo lavoro con i bambini e con i giovani può essere portato avanti soltanto grazie ad un buon gruppo di Animatori che, avendo percorso tutto l’itinerario di pastorale giovanile, sono ora adulti e in qualche modo “restituiscono” ai ragazzi più piccoli quello che loro stessi hanno ricevuto. È importante quindi impegnarci nella cura e nella formazione degli animatori dei vari gruppi. Anche per gli Animatori ci sono incontri settimanali, uscite mensili ed il campo estivo a fine anno.
Siamo consapevoli che è necessario ancora migliorare qualche aspetto della nostra pastorale giovanile soprattutto per quanto riguarda l'accompagnamento dei giovani a fare delle scelte di vita ben precise.

Un doveroso ringraziamento desidero esprimere alle mamme che ci accompagnano nelle uscite e nei campi scuola, impegnate in cucina per i nostri ragazzi. Un sentito grazie alle nostre cambusiere!

4. PASTORALE FAMILIARE
Questo settore della nostra vita pastorale si sta sviluppando molto bene. Nuove coppie di giovani sposi si stanno inserendo nell’equipe di pastorale familiare ed anche nel 2006 abbiamo tenuto gli incontri per la preparazione al matrimonio. Quest’anno hanno partecipato sedici coppie di giovani fidanzati, che si sono preparati in modo serio ed approfondito ad affrontare la vita matrimoniale. Quasi tutti hanno celebrato il matrimonio nella scorsa estate.  
L’impegno prioritario è comunque quello della formazione dell’equipe di pastorale familiare. Anche quest’anno, nello scorso mese di ottobre gli operatori della pastorale familiare si sono ritirati a Guardino (Fr) presso la casa di accoglienza delle Suore del Divino Amore e lì hanno impegnato tutto il tempo disponibile nella preghiera e nell'approfondimento delle problematiche familiari studiando i documenti della Chiesa e del Magistero del Papa; per una giornata è stato con noi don Carlino Panzeri, responsabile diocesano della pastorale familiare che ci ha tenuto un incontro formativo molto interessante ed approfondito.
Stiamo cercando di costruire una Pastorale Familiare organica che non solo aiuti le giovani coppie ad affrontare seriamente l’avventura del matrimonio cristiano, ma che cammini con loro anche dopo il matrimonio. Un’altra iniziativa nata nel 2006 è la “Scuola per genitori”, un modo per essere vicini alle famiglie nella difficilissima arte di educare i figli. Abbiamo tenuto già due incontri, ne sono previsti altri cinque. Come abbiamo specificato nel manifesto illustrativo, non abbiamo alcuna intenzione di fare una scuola perché più che insegnare, vogliamo imparare tutti insieme e così abbiamo immaginato una scuola in cui tutti cono contemporaneamente docenti e discenti, insegnanti ed alunni. Il 26 gennaio inizieranno i nuovi incontri in preparazione al matrimonio e speriamo di poter continuare gli incontri per le famiglie.

5. PASTORALE DELLA TERZA ETA’
Nel 2006 abbiamo avuto la possibilità di impegnarci anche in questo campo. In alcuni periodi dell’anno organizziamo pellegrinaggi settimanali al santuario della Madonna del Divino Amore e precisamente in Quaresima, nel mese di Maggio e nei mesi di ottobre-novembre. Quest’anno in più abbiamo offerto la possibilità di un soggiorno estivo presso la casa San Luca a Guardino (Fr): è stata la prima esperienza del genere e si è rivelata molto gradita. È in fase di organizzazione il soggiorno per la prossima estate che contiamo di ampliare ad un maggior numero di partecipanti.

6. COMMISSIONE CARITAS
Il gruppo continua il suo impegno a favore delle persone più bisognose. La quasi totalità degli assistiti sono immigrati extracomunitari che hanno bisogno di tutto.
Il nostro centro è in grado di offrire aiuti in generi alimentari ed in vestiario. Gli operatori si impegnano al massimo per offrire un aiuto dignitoso a questi nostri fratelli che si trovano nella sofferenza. Anche quest’anno vorrei rinnovare l’appello alle persone di buona volontà che vogliono donare un po’ del loro tempo: c’é bisogno di volontari, di volontari per un lavoro, spesso manuale, per il quale non è richiesto alcun requisito particolare se non quello di essere persone che sanno vedere Gesù nel povero che bussa alla nostra porta.

7. LITURGIA
Come potete vedere cerchiamo di fare in modo che le nostre liturgie siano il più possibile decorose perché siano una vera lode al Signore e ci aiutino ad elevare il nostro inno di lode. Anche nel campo della liturgia sono impegnate varie persone, primi fra tutti i diaconi che con la loro presenza discreta offrono un servizio prezioso per la comunità ecclesiale sia per quanto riguarda la liturgia ma anche per la catechesi in preparazione al battesimo e nel campo della Caritas.

7.a. IL GRUPPO CHIERICHETTI
È ormai pienamente collaudato e cresce magnificamente. Il gruppo è costituito da circa quindici chierichetti animato da tre animatori che curano la formazione dei più piccoli.
I ragazzi sono divisi in tre squadre ed assicurano il servizio durante le liturgie domenicali e durante la settimana.
All'interno del gruppo chierichetti si è costituito il gruppo dei "seniores" cioè dei ragazzi più grandi che hanno perseverato e, dopo un'esperienza di molti anni, sono in grado ora di fare in modo che le nostre liturgie si svolgano nel migliore dei modi. Oltre a curare con il massimo impegno tutte le cerimonie liturgiche, i chierichetti sono impegnati negli incontri settimanali, periodicamente nelle uscite, anche queste con pernottamento ed anche per loro l'anno si conclude con un campo estivo. Il servizio di questo gruppo e dei loro animatori è prezioso perché, quando si cura al massimo la liturgia, la preghiera della Comunità diventa più corale ed intensa.

7.b. CORO PARROCCHIALE
È l’anima delle nostre celebrazioni liturgiche. È composto da giovani ed adulti che ci aiutano a pregare bene e ci auguriamo che la loro competenza e preparazione vada sempre più migliorando. Le liturgie animate dal coro diventano occasione di spiritualità profonda e di preghiera intensa.

7.c. DECORO DELLA CHIESA E DEGLI ARREDI SACRI
Ci sono poi alcune persone, a vario modo impegnate, che con la loro presenza, a volte del tutto silenziosa, rendono possibile una decorosa vita liturgica.
Un grazie tutto particolare a quelle persone che, nel più completo silenzio e nascondimento, curano il decoro della chiesa: le poche, eroiche donne che da sole si occupano della pulizia dei pavimenti, che hanno cura della biancheria, dei paramenti sacri e dei fiori facendo in modo che, anche grazie a loro, le liturgie riescano sempre solenni.
Anche se sconosciuto agli uomini, l'impegno di queste persone è certamente conosciuto a Dio e proprio perché nel più assoluto nascondimento è sicuramente più gradito a Dio che vede anche là dove gli occhi degli uomini non vedono.

C'è poi da ricordare che anche alcuni laici si occupano delle celebrazioni liturgiche e cercano di dare il loro contributo affinché le nostre celebrazioni siano sempre più belle e rendano veramente gloria a Dio.

8. GRUPPO DI PREGHIERA "P. Pio"
Alcune persone adulte hanno scelto il servizio della preghiera, hanno scelto cioè di pregare incessantemente per tutte le necessità e soprattutto per la nostra Comunità Ecclesiale.
Questo gruppo si impegna nella preghiera secondo l'espresso desiderio di Padre Pio, che ha fondato questi gruppi. Il Gruppo si riunisce ogni giovedì per il Rosario meditato e l’adorazione eucaristica.
È fondamentale la presenza orante di queste persone all'interno della nostra Comunità Ecclesiale perché, lo ribadisco, quello della preghiera è un servizio prezioso che viene svolto all'interno della Comunità per il bene della Comunità stessa, della Chiesa e di tutta l'umanità. Sarebbe molto bello che sempre più persone dessero il loro valido contributo con la preghiera.
Il ministero della preghiera potrebbe assumere un ruolo fondamentale all'interno della nostra Comunità. Al gruppo di preghiera di P. Pio abbiamo affidato soprattutto la preghiera per le vocazioni: preghiamo incessantemente perché il Signore voglia chiamare, anche dalla nostra Comunità, qualche giovane che voglia seguirlo più da vicino.
È operante da molto tempo un nutrito gruppo di bambini che, guidato da alcune catechiste, compie il giro delle famiglie della nostra Parrocchia per la recita comune del Santo Rosario.

9. LE ATTESE
Insieme alla soddisfazione per le tante attività che si svolgono nella nostra Comunità Ecclesiale, c’è anche la volontà di impegnarci di più e meglio: alcune iniziative vanno poco bene, alcune decisamente debbono essere migliorate.
Il compito primario della Comunità Ecclesiale è quello di annunziare il Signore Risorto e di testimoniarlo attraverso un annuncio coerente e fedele del suo Vangelo.
Forse qualche volta siamo caduti nell'errore di cedere troppo all'organizzazione, all'attivismo, alle tante cose da fare a scapito di una vita ecclesiale più intensa, fondata di più sull'esperienza tutta spirituale dell'ascolto della Parola del Signore.
Le troppe cose da fare hanno a volte soffocato la necessità della preghiera e della vita spirituale, per evitare questo, abbiamo iniziato una serie di incontri chiamati “Scuola della fede” che hanno l’obiettivo di far conoscere meglio le verità della nostra fede. Si tratta di una buona occasione per rivedere la propria fede e le proprie convinzioni.

10. I NATI ED I DEFUNTI
Questa sera vogliamo ricordare anche i 45 fratelli della nostra Parrocchia che sono morti nel 2006, li ricorderemo nell'intenzione dei defunti durante la celebrazione della Messa, perché il Signore li accolga nel suo Regno glorioso e soprattutto perché, questa porzione di Parrocchia di San Giuseppe che si trova in Paradiso, preghi intensamente per l'altra porzione di Parrocchia che oggi vive ed opera in questa terra.
Vogliamo concludere con una grande speranza: nel 2006 sono stati battezzati 57 bambini, la nostra è una delle poche parrocchie dove il numero dei battesimi è maggiore dei funerali: Pavona è giovane e ha il cuore giovane: sta a ciascuno di noi coltivare queste speranze!

Ecco, fratelli carissimi, il Signore, nonostante la nostra pochezza e la nostra indegnità è pronto a camminare con noi lungo le strade di questo mondo spesso così lontano da Dio perché immerso nell’odio e nella violenza. Il Signore è pronto a camminare con noi lungo le strade della nostra Pavona e vuole che noi cristiani, attraverso la nostra Comunità Ecclesiale, sappiamo dare una testimonianza autentica del suo amore per noi.
È questa la grande speranza di noi cristiani, ed è con questa grande speranza che vorrei concludere le riflessioni che vi ho appena proposto: nonostante la durezza del nostro cuore, il Signore ci ama lo stesso ed è pronto a cambiarlo questo nostro cuore di pietra. Lasciamocelo cambiare dal Signore!

Riconosciamo dunque che i doni del Signore sono stati tanti e molteplici, per questo insieme a Maria diciamo:
"Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome " [Lc1,47],
e per questo ora, tutti insieme, eleviamo al Signore il nostro Te Deum di ringraziamento.