1 Incontro 22 ott 2021

Gruppo Santa Famiglia di Nazareth

1 Incontro – 22 ottobre 2021

L’amore familiare vocazione e via di santità nella costruzione quotidiana della relazione sponsale

Entriamo nel clima di preghiera

Salmo 127

Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori.

Se il Signore non custodisce la città, invano veglia la sentinella.

Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare,

voi che mangiate un pane di fatica:

al suo prediletto egli lo darà nel sonno.

Ecco, eredità del Signore sono i figli,

è sua ricompensa il frutto del grembo.

Come frecce in mano a un guerriero sono i figli avuti in giovinezza.

Beato l'uomo che ne ha piena la faretra:

non dovrà vergognarsi quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici.

Ascoltiamo il Signore che ci parla

Lc 10,38-42

38 Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. 39 Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; 40 Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, 42 ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

Meditiamo considerando la nostra realtà di coppia

In tutti noi, sia presi singolarmente che come coppia, c'è un po' di Marta e un po' di Maria. Anche papa Francesco ce lo ricorda:

Non è sano amare il silenzio ed evitare l'incontro con l'altro, desiderare il riposo e respingere l'attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all'azione, e ci santifichiamo nell'esercizio responsabile e generoso della nostra missione.

Marta è quella parte di noi che si preoccupa del benessere del Signore e ci spinge a donare tempo, energie, a lavorare e a farsi carico delle necessità di altri, pronti anche a mettere da parte i propri piaceri e desideri. Rischia di perdere di vista colui che desidera intensamente ascoltare. Lei, che fa tante cose per Gesù, in realtà non si preoccupa dell'unica cosa a cui lui importa davvero: che lei si accorga della sua presenza.

Maria, invece, rappresenta quella parte di noi che sa fermarsi, mettersi ai piedi del Signore e guardare negli occhi chi ha davanti. Mette a fuoco l'essenziale, da cui poi tutto acquista nuovo valore, perchè sa innanzitutto ascoltare. Guardare a Gesù toglie l'inquietudine eccessiva verso gli impegni e le cose da fare, perchè aiuta a mettere ordine tra le occupazioni del mondo e a mettere al centro Dio. Le preoccupazioni quotidiane non vengono annullate dalla fede, ma possono essere deposte in Dio, confidando in lui, per essere vissute senza che ci schiaccino. Ecco la novità!

Anche noi, nel quotidiano, possiamo scoprire la bellezza di gustare con intensità il tempo che trascorriamo insieme come coppia: come famiglia, anche se a volte è poco. Possiamo viverlo non come un tempo per "fare" necessariamente qualcosa ma per godere semplicemente, nell'incontro, la presenza dell'altro/a, per assaporare la bellezza di stare insieme.

Domande per la lectio del "noi" e la condivisione di gruppo

• Che posto occupa Dio nella nostra vita di coppia? È tra le nostre priorità?

• Siamo capaci di scegliere il “meglio” per la nostra vita, ciò che “nulla e nessuno” ci potrà togliere?

• Gesù accompagna Marta a scoprire lo stile di vita di Maria così potrà tornare ad essere Marta, in modo migliore. E noi sentiamo che stare con l’altro ci rende migliori?

Preghiera

Aiutaci, Signore,

a vivere il nostro quotidiano

con le mani generose e pronte di Marta

e con le orecchie capaci di ascolto vero

e il cuore pieno di amore di Maria.

Liberaci dall'ansia delle cose da fare.

Donaci il tuo Spirito che ci illumini

nel mettere ordine tra le nostre priorità

e ci faccia sedere, ci faccia inginocchiare ai tuoi piedi

per restituire il senso vero dei gesti

e delle scelte che compiamo.

Facci gustare le gioia dell'incontro con te e con gli altri

e aiutaci a riconoscere la santità delle piccole cose.

Amen.